UMANITA'... NON C'E' BISOGNO DI ALTRO

Chi mi segue da tempo sa che non sono un buonista e che al contempo sono orientato verso il trinomio legge/ordine/giustizia sociale.

Detto questo oggi non posso fare a meno di notare che è a rischio un valore fondamentale della nostra storia recente, conquistato dopo secoli di lotte: l'umanità.

E' un periodo difficile per la società mondiale ed in particolare per il mondo occidentale che dopo anni di relativo benessere, anche se bisogna vedere a scapito di chi, si trova alle prese con il problema biblico dei rifugiati che scappano in primis dalla guerra, ma anche da tutta un'altra serie di questioni sociali non indifferenti.

La reazione a tale biblico esodo spesso pecca di praticità. Una parte dell'opinione pubblica viene attratta più da un ragionamento di pancia che si basa sul concetto naturale di paura, concetto che rispetto sia chiaro, ma che non contribuisce in alcun modo ad affrontare la questione.

Questione si badi bene che non è detto che sia risolvibile, ma che comunque deve essere gestita nel miglior modo possibile con un unico principio: l'umanità.

Oggi quando si affronta tale questione spesso la si affronta senza umanità, sia quando li si accoglie in modo disordinato ed a volte affaristico, sia quando si eccede nel senso opposto pensando che a chi arriva tutto è permesso.

Non è facile e non è una soluzione ma deve essere un punto di partenza: la persona non può fare a meno della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

La mancanza di umanità può provocare i peggiori disastri.

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